La danza classica è la più antica che si possa studiare nelle accademie.
Proviene dai balli di corte del rinascimento e più precisamente dall'Italia, anche se fu subito ripresa dalle corti francesi, che la svilupparono e la portarono alla massima espressione durante il XVII-XVIII secolo.
Il coreografo Pierre Beauchamp fu colui che creò le cinque posizioni classiche e da qui si ebbe una “svolta per la danza, poichè smise di essere un esercizio di corte, una disciplina che tutti potevano praticare indistintamente ma divenne una professione vera e propria.
Inizialmente solo il sesso maschile si assumeva il compito di impersonare la danza classica. La prima donna a ballare salì sul palco nel 1681.
Venne poi scritto un libro dove furono raccolte le posizioni e i passi base della danza, che sono gli stessi di oggi.
I ballerini del diciottesimo secolo avevano un abbigliamento completamente differente da come noi lo immaginiamo: , indossavano grosse parrucche e scarpe col tacco, avevano il volto coperto da maschere. Le donne portavano gonne lunghissime e stretti corpetti. Non era certo una tenuta leggera né per gli uomini né per le donne! Coloro che vollero dare una svolta furono due donne, le più grandi e famose ballerine francesi del momento. Decisero di far scendere dai pesanti tacchi, di accorciare le gonne e di renderle meno ingombranti e più leggere, sostituendole con tuniche. Il viso si poteva finalmente scoprire.
Hanne Heinel fu la prima donna della storia ad aver compiuto una doppia pirouette.
Inglesi e tedeschi crearono l’idea di balletto, escludendo le parole dai suoi spettacoli, cercando di dare il ruolo principale all’espressività dei gesti, dei movimenti, degli sguardi in modo che il concetto venisse percepito tramete il corpo anziché la voce.
Anche la Russia diede un contributo per lo sviluppo e il miglioramento della danza classica: nel 1735 fu fondata l’Accademia Imperiale Russa e il famoso Balletto Russo.
Verso la fine del ‘700 si iniziò ad andare sulle punte ma solo pochi passi. Fu Marie Taglioni che con stupore degli spettatori nel 1832 ballò tutta “La Sylphide” sulle punte. Ciò cambiò moltissimo la tecnica, lo stile e anche di conseguenza i costumi dei balletti.
Successivamente la danza iniziò un velocissimo sviluppo: vennero inserite per la prima volta nei balletti delle prese, soprattutto grazie all’influenza del Romanticismo che diede vita al Balletto Romantico.
Tutti questi cambiamenti fecero della danza classica una delle più grandi attrazioni in molte città nordamericane oltre che nei paesi citati fino ad ora. Il pubblico divenne sempre più vario e vasto, il balletto in teatro raggiunse un enorme successo. Il fatto che tanti giovani si interessavano alla danza diede spazio all’inserimento di nuovi ritmi per l’accompagnamento come il jazz o il rock’n roll che aiutarono il passaggio alla danza moderna.
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