L’unica certezza di questa danza è che nasce nelle strade e non in Accademia!
Il significato profondo del nome non ha nulla a che vedere con ciò che viene attualmente praticato nelle palestre, che somiglia di più ad una classe di aerobica che ad il vero stile hip hop.
L’hip hop proviene da numerose mescolanze di musica, ritmi e spiriti.
E’ l’incontro di differenti stili provenienti da diverse parti del mondo, da occidente e da oriente come il Kung Fu cinese, le danze delle tribù africane e persino la Capoeira brasiliana.
I modi di ballare hip hop non sono per niente simili tra loro ma ciò che li accomuna è che gli artisti di strada utilizzavano questa danza per far valere i loro diritti, alla ricerca di rispetto, al posto di arrivare alle mani e alle risse. Il brutto rito della violenza viene sostituito da queste gare di ballo, svolte in gruppo all’interno di un cerchio dove a turno ci si sfidava cercando di guadagnarsi l’attenzione degli spettatori e la stima dei compagni e degli sfidanti. Dunque, la danza fu una svolta decisiva e importantissima che segnò la fine dei combattimenti crudeli e a pugni serrati e trasformò la carica negativa in quella creativa e positiva della sfida. Ecco perchè i passi dell’hip hop contengono una tale energia e creatività, ecco perchè l’hip hop non può essere una danza con uno schema prestabilito ma viene da dentro e perciò improvvisata.E quello che rese questa danza così famosa fu proprio la possibilità di ottenere il rispetto attraverso essa, tra gli amici, tra le ragazze e tra i gangster che prima di allora rispettavano il più forte. Significava molto di più essere un ballerino che non un gangster perché occorrevano maggiori abilità ad impressionare la gente che non a sparargli.
Lo stile è quello che conta maggiormente perchè nessuno te lo può insegnare ma va cercato e sviluppato. Bisogna riuscire ad essere divertenti, aggressivi, potenti e comunque l’importante è spiccare e mettere in cattiva luce l’avversario.
Il breaking ebbe origine nei ghetti di New York agli inizi degli anni ’70.
Il popping ed il locking nacquero negli anni ’70 sulla costa occidentale, in gran parte a Los Angeles.
Si sono poi sviluppate altre numerosissime categorie per fare hip hop, alcune più accettate ed usate, altre meno.
La new school hip hop è uno stile che deriva da tutte queste categorie ma con maggiore stile nel movimento.
C’è anche un altro stile chiamato house che comprende popping, locking, breaking, capoeira, jazz, danze africane, tap e piroette, un misto dove ognuno può sbizzarrirsi a suo piacimento. L’house non è ancora stato accettato completamente dai ballerini di hip hop, ma anche se non è hip hop riscuote comunque l’approvazione nei cerchi. Per riuscire a mantenere viva questa storia e l’origine di questa danza, così particolare rispetto alle più schematiche come moderna e soprattutto classica, occorre che ogni ballerino la diffonda ed entri nel suo vero stile, che significa sentirsi parte di una cultura e di una lotta.
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